Il mercato italiano nel 2023 si chiude con un totale di 1.566.448 nuove vetture immatricolate. Il primo semestre si era concluso con un parziale di +22,99% sul 2022 e le aspettative annuali sembravano molto più rosee degli effettivi risultati registrati a fine II semestre, con un +14,6%. Nel calcolo totale, il risultato positivo del 2023 si attesta al +18,96% rispetto al 2022, ma con un magro +7,44% sul 2021.
Gruppi Industriali : Nel dettaglio, Stellantis è leader del mercato con una quota del 35,23% sul totale immatricolato, seguita da VW (16,02%), Renault-Nissan (9,65%), Toyota (7,42%), Hyundai Kia (6,41%), Ford (5,63%), BMW (4,96%), Mercedes (3,85%).
Classifica costruttori: Il dettaglio per brand invece vede Fiat - in calo - a quota 174.580 veicoli immatricolati con un -2,45% sul 2022, Citroen (-5,47%), Honda (-7,60%), Mitsubishi (-53%), Jaguar (-19%). I migliori risultati appartengono a Nissan (+48% sul 2022), Renault (+35,5%), Dacia (+27%), Jeep (+38,77%), BMW (+27,60%), Suzuki (+61%), Skoda (+35%), Mazda (+64%), Land Rover (+30%). Seguono Peugeot (+15%), Audi (+20%), Hyundai (+19%). Spiccano anche le vendite 2023 di MG (+310,5% sul 2022 con 30.263 veicoli immatricolati), Alfa Romeo (+85,97% tot.26.787 veicoli), Cupra (+49,5% tot.17.135 auto), Tesla +197% con 16.633 nuove BEV immatricolate. Le altre aziende produttrici hanno riscosso tutte risultati abbastanza positivi, tranne lo stallo di Seat (+2,60%), Opel (+0,98%), Mini (+5%), Porsche (+3,94%).
Utilizzo: i privati detengono il 55,51% del mercato immatricolazioni (pari a 882.918 unità), 28% per il noleggio a lungo (24,2%) e breve termine (4,05) con un totale di 385.752 vetture, 6,03% del mercato per le società con 95.837 veicoli nuovi.
Alimentazione: guidano la classifica le auto ibride (HEV-MHEV) con 575.480 vetture (36,18% del totale), seguite dai motori a benzina (28,27% dell’immatricolato), diesel al 17,78%, GPL al 9,05%, Plug-in 4,35%, elettriche pure 4,20% con 66.679 nuove targhe.
La struttura italiana del mercato vede il 60% delle nuove immatricolazioni al nord, 24,20% al centro, 10,30% al sud ed infine si sfiora il 5% nelle isole.
Bartolomeo Pedone
Divisione Valutazioni Usato DAT-STAT
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