DAT STAT 2022 - Mercato Auto: NUOVO

Andamento mercato auto nuove, primo semestre 2022 [fonte dati: InterAutoNews]

Mercato Italia auto nuove: Secondo IAN (07/22) il primo semestre del 2022 riporta ancora dei dati tendenziali negativi del 22%. Il mese di giugno infatti si chiude con 26.346 veicoli immatricolati in meno rispetto a giugno 2021. Se guardiamo ai risultati per gruppo, Stellantis riporta quasi un 27,5% in meno (con punte di -33% per Citroen) , seguita da VW (-27,12% con il picco negativo di Seat giù del 42,34%), Toyota (-12,1%), Renault (-9,20%), il gruppo Mercedes (-25,36 %), BMW-Mini (-20,78%); seguono Huyndai-KIA (-10,64%), Ford (-22,14%).

In totale sono state immatricolate 648.228 vetture contro le 885.090 del I semestre 2021.

Alimentazioni a confronto: (I semestre 2022 Vs I semestre 2021) auto a benzina 191.605 (-33%), diesel 143.248 (-33,8%), GPL 59.853 (+4,7%), Metano 7.606 (-63% causa il raddoppio del prezzo del carburante), Ibride elettriche 229.164 (-6,3%), Plug-In 37.330(-1,84%), elettriche pure 25.082 (-17,4%).

Destinazione d’uso: Nelle immatricolazioni, larghissima parte corrisponde alla utenza privata (61,48% del totale), segue il noleggio lungo e breve termine (rispettivamente 17,5 e 5,7%), Società (5,33% in calo del 12,2%).

Mercato Europa auto nuove: Sempre secondo IAN (07/22), il parziale (6 mesi 2022 sul 2021) del venduto in Europa sarebbe di 4.608.205 nuovi veicoli targati con una flessione del 14,5% a confronto con lo stesso periodo del 2021. Le previsioni 2022 rimangono stabili e prevedono un calo prossimo al 7% sull’anno -1. Le cause rimangono legate alle limitazioni di forniture ed al peggioramento del panorama politico internazionale che non stimola la domanda. Nello scenario europeo solo il gruppo Renault presenta una apparente stabilità, sostenuto da Dacia, mentre gli altri arrancano (VW-24,4% / Stellantis -16,5% / BMW -18,1%). IAN pubblica anche un interessante spunto di riflessione: nonostante la crisi dei semiconduttori e la guerra incombente, i grandi gruppo sono comunque riusciti a trasformare le negatività in guadagno, aumentando nel 2021 i loro profitti del 168%, nonostante il calo di produzione e vendite (IAN 07/22 pg.2)

Bartolomeo Pedone

Divisione Valutazioni Usato DAT-STAT

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